L’importanza di essere chiaro, onesto, Ernesto
Oggi ho scelto di indossare un look dai toni neutri e candidi. Al bando l’oscurità, c’è bisogno di chiarezza…anche interiore! Non è solo importante apparire in modo chiaro, ma anche vivere in modo onesto, a differenza del celebre Ernesto.
The Importance of Being Earnest (L’importanza di chiamarsi Ernesto) è una famosa commedia teatrale di Oscar Wilde rappresentata per la prima volta nel 1895. Chi ha letto il libro, chi ha visto il film, chi una rappresentazione teatrale: in qualsiasi veste la si conosca, l’opera non smette di far ridere in modo intelligente.
La commedia gioca sul fatto che earnest (onesto, probo) ed Ernest in inglese si pronunciano allo stesso modo. Perché è importante essere Ernesto? Per Jack è necessario per avere in sposa Miss Gwendolen, per Algernon per avere in moglie Miss Cecily. Di fatto però nessuno si chiama Ernesto e soprattutto nessuno è onesto. Come finirà? Tutti gli inganni verranno a galla e, una volta fatta chiarezza, Jack e Algernon otterranno il permesso di sposare le due donzelle.
Alla fine si scoprirà che i due giovani sono fratelli e che il vero nome di Jack in realtà è proprio Ernesto: che sia il premio per essere stato disonesto? No, credo piuttosto che sia il premio per essere stato onesto almeno nel sentimento verso Miss Gwendolen! Lunga vita alla chiarezza e all’onestà, dunque, morale, interiore ed esteriore.
Per ottenere un look chiaro ho indossato un cappello bianco in ecopelliccia Barts, una maglia color ghiaccio oversize con collo a barca List e un pantalone a costine di velluto Piazza Italia. Ho abbinato un cappotto color cammello Marina Rinaldi, dei tronchetti Lea Foscati Manas e una borsa in ecopelliccia J.Lo by Jennifer Lopez.
Si sa che ciò che è scuro per sua natura tende ad incupire, per questo, sebbene siamo un po’ tutti amanti del nero, non dobbiamo abusarne. Per cambiare basta un outfit dai toni chiari: ispireremo fiducia e probità agli altri…proBare per credere!
Un saluto da Rossella.
