Pausa pensante bevendo il tè – Con me e Guido Ceronetti

Pausa pensante bevendo il tè – Con me e Guido Ceronetti

Nelle giornate fredde e piovose non c’è nulla di meglio di una buona tazza di tè. Oggi vi parlo di questa bevanda, ideale per una pausa non solo gustosa, ma anche pensante. Parola mia e del filosofo Guido Ceronetti.

 

L’inverno si avvicina, le temperature si abbassano, la voglia di concedersi una pausa calda e gustosa aumenta: per questo il tè è una delle bevande più amate in questo periodo dell’anno. Ci avete mai pensato, però, che oltre a scaldare il corpo il tè scalda i pensieri?

 

Io, il tè e un buon libro

 

Tempo fa, entrata in libreria con l’obiettivo di comprare un’opera del filosofo Guido Ceronetti (1927 – 2018), mi sono imbattuta nel suo libro di aforismi Pensieri del tè e senza pensarci due volte l’ho acquistato. Qui nell’introduzione Guido Ceronetti parla del Tè come di un momento che desta dal torpore:

Il soffio del Tè s’infonde negli angoli morti, non si sgomenta d’interrogare statue imbracate. Tra le crepe dell’arido introduce qualche sua goccia, allo scolorito ridà figura.

I Pensieri del Tè di Guido Ceronetti rappresentano un concentrato di riflessioni argute sui temi più disparati, dalla storia alla letteratura, dalla filosofia alla vita. Ci insegnano che l’ora del tè può essere una pausa pensante, in cui ci si riappropria del proprio tempo per far nascere nuovi pensieri, riconsiderare le vecchie riflessioni, riportare alla nostra memoria le idee di autori o personaggi a noi cari o che al contrario non condividiamo.

 

Io e il libro Pensieri del Tè Guido Ceronetti

 

A me piace molto bere il tè, sorseggiare e fermarmi a pensare. Ricordo bene un giorno di alcuni anni fa in cui ero a Roma nella mia stanza e bevevo serenamente il mio tè verde nella mia tazza verde, seduta alla mia scrivania. Davanti a me il pc e accanto dei fogli bianchi. È bastato un attimo distrazione ed è successo il disastro: ho urtato la tazza e il tè verde è caduto per terra e sui miei fogli. Il pc è rimasto illeso. Oggi ricordo quell’episodio soprattutto per quello che è successo dopo. Ho scritto questi brevissimi versi, dei quali vado particolarmente fiera 🙂 :

Ho imbevuto le pagine

di tè verde

per sprigionare

radicali liberi pensieri.

Bere il tè verde è sempre un’esperienza, un’esperienza ancora più stimolante se sorseggiando si riflette o si legge un buon libro, ad esempio i Pensieri del Tè di Guido Ceronetti.

Un saluto da Rossella.

 

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