Prospettiva Majakovskij – Cucire, non solo stoffe, ma sorrisi

Prospettiva Majakovskij – Cucire, non solo stoffe, ma sorrisi

Oggi ho un look ispirato alla Russia e vi parlo di un verbo a me molto caro, il verbo “cucire”. Mi piace perché si può utilizzare in tanti modi. Ce lo insegna il poeta russo Vladimir V. Majakovskij.

 

Amo il verbo “cucire”, che da vocabolario significa unire insieme pezzi di stoffa o altro materiale passando un filo per mezzo di un ago, oppure, in modo meno letterale, accostare più elementi tra loro. “Cucire” per me è un bel verbo perché adoro mettere insieme le cose, soprattutto quelle diverse tra loro. E quando io non so unire le cose lo faccio fare agli esperti. Oggi, ad esempio, indosso un vestito fatto a mano dalla sarta di mia madre, che ha unito su una stoffa di velluto nero una Matrioska di seta dipinta a mano. Ho completato l’outfit con un cappello in ecopelliccia Barts, già utilizzato per il look alla Ernesto, e con stivaletti neri con tacco di strass Roberto Festa, usati precedentemente per il look alla Van Dongen.

 

matrioska-look

 

Sulla Matrioska come elemento simbolico si potrebbe parlare per ore, io mi limito a dire che amo la dolcezza delle sue gote rosse e il fatto che ogni Matrioska contenga in sé espressioni ed emozioni diverse, rappresentando i tanti volti di quell’unicum che è ognuno di noi.

La Matrioska di legno è un regalo che viene dalla Russia, la Matrioska che ho tra le braccia, invece, è una borsa d’acqua calda che ho comprato io…in Germania. Sì, perché quando mi colpisce qualcosa non mi interessa la coerenza con il luogo in cui mi trovo…magari andrò in Russia e comprerò la bandiera americana (semmai dovessero venderla), e in America acquisterò un abito peruviano!

 

matrioska-look

 

Il verbo “cucire” mi piace anche nella sua accezione medica, inteso come “suturare”, perché rimanda al concetto di riparazione e di risanamento, non solo fisico: si può cucire una ferita, ricucire un rapporto, un taglio nel cuore, anche se molto difficile.

Apprezzo poi il particolare modo di cucire dei poeti, soprattutto quello di Vladimir V. Majakovskij nella poesia La blusa del bellimbusto, presa dal libro che vedete nella foto (adoro quel segnalibro-Matrioskina):

 

poesia majakovskij

libro majakovskij

 

Grazie a Majakovskij per averci regalato versi “allegri come ninnoli” ma profondi come l’infinito a cui rimanda la Matrioska e per averci indicato un altro tipo di cucitura, quella di sorrisi come fiori sulla blusa.

Coprite gli altri e soprattutto voi stessi di sorrisi, cuciteli su ogni materiale e stoffa per regalare gioia, soprattutto a chi vi piace. E se proprio non sapete cucire ricordate che esistono altre tecniche:

STAMPATEVI UN SORRISO IN FACCIA!

Un saluto da Rossella.

2 pensieri su “Prospettiva Majakovskij – Cucire, non solo stoffe, ma sorrisi

  1. Io non sono abile con ago e filo…però il termine cucire mi piace molto!!! Sono abile nel…cucire sorrisi sul mio volto e , conseguentemente, di risposta, li ottengo di riflesso , dagli altri! Accostamenti molto belli, brava Rossella:)

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