Una serata nella casa di Alberto Sordi a Roma per celebrare la sua nascita

Una serata nella casa di Alberto Sordi a Roma per celebrare la sua nascita

Il 15 giugno si festeggia il compleanno del celebre e amato Alberto Sordi. Ieri ho avuto il piacere di prendere parte all’evento, una serata all’insegna della buona musica e dell’impegno sociale, per ricordare l’attore e la sua sensibilità verso l’importante ruolo degli anziani nella società.

“Ogni anziano che muore è una biblioteca che brucia” afferma un detto (probabilmente africano). Durante l’evento mi ha commosso vedere lo splendido documentario “Ignisse, una specie di” nel quale risuonavano queste parole: sarà perché da bambina ho scritto un tema sull’importanza del ruolo degli anziani nella società, con il quale mi sono posizionata sul podio in un concorso 😉, concludendolo proprio con questa significativa frase!

La serata di ieri, svoltasi presso la meravigliosa Casa Museo Alberto Sordi a Roma, ha dunque avuto un duplice valore. Se da un lato è nata per ricordare un artista indimenticabile, amato in modo indiscusso da critica e spettatori, dall’altro ha messo in primo piano alcuni degli attori essenziali nel palcoscenico della vita di tutti i giorni: gli anziani. La Fondazione Alberto Sordi – che ha organizzato l’evento patrocinato dall’Assessorato Grandi Eventi, Turismo e Moda del Comune di Roma Capitale – ha a cuore il tema della terza età e promuove l’incontro intergenerazionale. Presente anche l’Associazione Alberto Sordi Onlus, che ieri festeggiava il ventesimo anniversario della sua costituzione.

Sono stata felice di partecipare all’evento, cominciato con lo splendido concerto della Banda Musicale del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale in Piazzale Numa Pompilio. Bravissimi professionisti e musicisti che ci hanno deliziato con brani tratti da alcuni dei film più belli di Alberto Sordi.

A seguire performance musicali di grande livello a cura dell’associazione Kiki all’interno del meraviglioso teatro privato dentro la Casa Museo Alberto Sordi.

È stato poi un piacere ascoltare nel giardino eccellenti musicisti e cantanti e il celebre Neri Marcorè (che già apprezzavo per le versatili capacità attoriali), il quale ha spiccato per ironia e per una selezione impeccabile di brani dei più grandi cantautori italiani. Perfetta per la serata la scelta di interpretare “C’è tempo” di Ivano Fossati, in cui si sottolinea la fugacità della vita di noi tutti:

“È tempo che sfugge, niente paura

Che prima o poi ci riprende

Perché c’è tempo, c’è tempo, c’è tempo, c’è tempo

Per questo mare infinito di gente”.

Perché l’aspetto più bello di questa serata è stata la Gente, con la propria particolare sensibilità: attori, cantanti, musicisti e tutti i partecipanti, tra i quali autorità istituzionali e personaggi dello spettacolo, hanno contribuito alla riuscita della serata, che Alberto Sordi Imperatore del cinema italiano avrebbe sicuramente apprezzato.

Un bell’evento che il tempo non potrà far dimenticare, a mio avviso coronato anche da un piacevole tempo atmosferico. Una perfetta serata in una villa romana – proprio come la si rappresenta nel proprio immaginario – avvenuta nei giorni nostri, ma con l’atmosfera di chi ci viveva un tempo. 😊

Un saluto da Rossella

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