L’arte di Marco De Mirto, tra realismo magico e simbolismo, tra mistico e pagano

L’arte di Marco De Mirto, tra realismo magico e simbolismo, tra mistico e pagano

Fino a settembre 2022 è possibile visitare la bellissima mostra di Marco De Mirto, pittore che può senza dubbio essere annoverato tra le vere eccellenze artistiche salentine.

Originario di San Cesario di Lecce, dunque mio concittadino 😊, con le sue opere è arrivato davvero lontano! I suoi quadri infatti sono stati esposti anche al museo Louvre di Parigi e presso la Carsten’s Gallery di Miami, riscuotendo particolare successo tra i collezionisti americani e nordeuropei.

Oggi potete ammirare le sue opere tutti i giorni fino a settembre a Lecce, presso lo spazio espositivo in piazzetta Leonardo Prato, ovvero vicino al celebre “Arcu te Pratu”. 

Mostra Marco De Mirto Lecce balena

Le influenze artistiche che hanno condotto al suo tratto originale vanno dal Rinascimento all’Ottocento, dal naturalismo al simbolismo e il suo stile – non facile da etichettare con una specifica terminologia – può rientrare nel Realismo Magico e simbolico. lo trovo le opere di Marco De Mirto un mix sapiente che cattura al primo sguardo per l’eccellenza tecnica e cromatica e per la particolarità dei soggetti e fa prolungare lo sguardo una volta che si osserva bene la scena rappresentata. A volte i significati sono più espliciti, altre volte è il titolo a direzionare l’interpretazione del quadro, altre volte il simbolismo utilizzato richiede una conoscenza personale di miti greci, di simboli e della storia dell’arte – in caso di citazioni di altri capolavori del passato come nell’opera L’eclissi di Venere.

I quadri esposti mi ricordano allo stesso tempo le atmosfere sospese nel tempo del realismo magico italiano, la plasticità e profondità della ritrattistica classica, il simbolismo che conferisce a molte opere un alone di enigma, anche dovuto all’utilizzo di toni scuri ma sempre vividi. Tra i soggetti ritroviamo animali come la capra mistica, levrieri o simbolici cervi e volti, talvolta familiari al pittore, trasformati in fauni o comunque reinterpretati. La pittura di Marco De Mirto è ricca di elementi pagani mescolati a quelli religiosi e non mancano nei dipinti venature di malinconia e anche di ironia, come nel caso del quadro Gazza che cova uovo di pterodattilo.

Per l’occasione ho deciso di divertirmi ispirandomi nel look ai quadri Il compositore e Ouverture, indossando un abito di pizzo beige con un gilet e una bombetta neri e degli orecchini pendenti dal gusto retrò. Grazie per gli splendidi scatti alla fotografa Francesca Dell’Anna.

Vi consiglio di visitare la mostra per osservare le opere con i vostri occhi, apprezzare la lucentezza dei colori e la molteplicità dei significati e ascoltare le parole stesse del pittore Marco De Mirto, che vi arricchirà di dettagli inerenti alle proprie opere e sarà felice di rispondere alle curiosità.

E per chi volesse avere in casa un’opera davvero originale, è anche possibile acquistare i quadri. Io mi auguro di farlo un giorno, perché anche noi salentini abbiamo occhio per l’arte di qualità, proprio come gli altri collezionisti nel mondo! 😉

Buona visione! Un saluto da Rossella.

2 pensieri su “L’arte di Marco De Mirto, tra realismo magico e simbolismo, tra mistico e pagano

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