Il meraviglioso Farbomondo di Massimo Quarta

Il meraviglioso Farbomondo di Massimo Quarta

Oggi non chiamatemi semplicemente Rossella, chiamatemi FarboRossella! Il mio look è ispirato a un quadro di Massimo Quarta, l’artista salentino che ha dato vita a uno dei mondi possibili che preferisco: il Farbomondo.

 

Trench chiaro primavera

 

Massimo Quarta, nato a Novoli nel 1967, inizia la propria formazione a Lecce, frequentando il Liceo Artistico e proseguendo gli studi presso l’Accademia di Belle Arti.  Negli anni la sua arte inizia a definirsi attraverso la creazione di personaggi enigmatici: i Farbonauti, figure intriganti e insieme inquietanti, dal corpo umano e dal volto indefinito. Quella di Massimo Quarta non è mera rappresentazione del reale e neppure semplice surrealismo. È rappresentazione della complessità e ambivalenza dell’essere attraverso Farboline e Farbonauti, umanoidi monoculari che, lontani dalla realtà eppure tanto vicini agli esseri umani, ci fanno interrogare su chi siano loro e, di riflesso, noi.

I Farbonauti si manifestano da subito in molteplici modi: come installazioni attraverso incursioni nei posti più inaspettati, ad esempio nel carrello della spesa di un centro commerciale; come protagonisti di dipinti su tela posti in contesti urbani o nella vita di tutti i giorni, con pose – nel caso delle Farboline – sensuali e ammiccanti.

In un primo momento i colori sono definiti, ma scuri, l’approccio è intimo e introspettivo. In seguito le tele diventano più colorate e vivaci, i Farbonauti sono calati nel proprio mondo, nella dimensione a loro più congeniale: il Farbomondo, un luogo pieno di colori e allegria, sensualità e gioia, ricco di FarboFiori che trasmettono vitalità.

I Farbonauti di Massimo Quarta mi piacciono tanto perché:

l’assenza del volto indica, in primo luogo, la difficoltà di definire qualcuno, come se, anche se il volto vi fosse, cambierebbe poco perché non conosceremmo effettivamente il personaggio e allora meglio fermarsi e sospendere, prima del giudizio, perfino l’immagine di quel volto;

l’assenza di espressioni, d’altra parte, rivela l’importanza del corpo e la sua capacità di raccontare qualcosa del personaggio al di là del viso. L’azione racconta sempre qualcosa di noi, di quello che siamo o vorremmo essere, di quello che siamo e magari manifestiamo soltanto quando siamo soli davanti allo specchio;

l’assenza del volto conferisce grande importanza al contesto in cui i personaggi sono calati e ai colori utilizzati per creare l’atmosfera che si intende comunicare;

Farboline e Farbonauti ci somigliano e insieme sono diversi da noi. Sensuali e smaliziati, ci pongono dubbi, facendoci chiedere se siano migliori o peggiori di noi;

forse ripercorrono le tappe di noi esseri umani. Appena nati approdiamo nel mondo, quello “di tutti”, in cui siamo estranei, ma anche simili agli altri; poi, come i Farbonauti con il Farbomondo, ci creiamo il nostro mondo, quello in cui sentiamo sempre più a nostro agio.

Io ho deciso di ispirarmi a un’opera di Massimo Quarta di tipo più intimista. Seppur priva di volto, il corpo e il contesto mi trasmettono l’immagine di una Farbolina introspettiva. Per diventare FarboRossella ho indossato un abito verde Zara, una sciarpa Ale-Hop e un trench Piazza Italia. Poi ho completato il look con un cappello Oviesse, una borsa Braccialini, stivali Melluso e occhiali Ray-Ban.

 

trench-stivali-marroni-cappello

 

trench-stivali-marroni-rayban

 

Di seguito invece il quadro “Rossellina Farbolina” che Massimo Quarta ha realizzato ispirandosi a me, calandomi nel meraviglioso e colorato Farbomondo. Il look è quello utilizzato nell’articolo dedicato ad angoscia e paura.

 

farbolina-e-rossella

 

Voi quale Farbolook preferite? Io entrambi, così come adoro le tele di Massimo Quarta nelle diverse declinazioni.

Buona Farbogiornata a tutti da Rossella!

18 pensieri su “Il meraviglioso Farbomondo di Massimo Quarta

  1. Grazie Rossella, è sempre difficile commentare l’emozione che si prova nel leggere un ispirazione artistica che prende spunto dal mio lavoro, specie se è fatto con così tanta poesia e autenticità. Se può farti piacere, pubblicherò questo tuo vestire la mia poetica farbolosa nel mio prossimo catalogo insieme ad altri critici che storicizzano i 20 anni di ricerca farbo. Grazie di cuore, e complimenti per la tua professionalità. m.q.

    1. Grazie a te, Massimo. Sarebbe davvero un grande onore per me esser presente nel tuo catalogo, grazie dell’opportunità. E grazie per i tuoi splendidi lavori.

  2. Che bello scritto e bel riconoscimento Massimo! Complimenti a Rossella per una descrizione completa,chiara ed Artistica e a te perché sei un Artista vero con un cuore grande.Davvero bellissimo scritto.❤️

  3. Complimenti parole che realmente trasmettono l’arte speciale che comunica Massimo Quarta. Adoro l’ultimo lavoro Rossellina Farbolina, a me trasmette forza, sicurezza e decisione.

  4. Anche se non conosco di persona Massimo posso dire che è un artista dall’ animo sensibile , una sensibilità che riesce a comunicare con gran maestria nelle sue opere rendendo speciale il suo Farbomondo.

  5. Sono fiera di essere stata una Farbolina e conservo gelosamente il ritratto che il grande artista Massimo Quarta ha realizzato per me… un ritratto che va oltre l’apparenza per “scavare” nel profondo dell’anima dove si nasconde l’essenza di noi stessi… Grazie di cuore ❤

  6. Un poetico e meraviglioso “ritratto” volto ad omaggiare un altrettanto meraviglioso artista. ❤ Vorrei porgere le mie congratulazioni alla bravissima e bellissima Rossella che, ispirata dalle opere e dall’inconfutabile talento di Massimo Quarta, è riuscita a carpire la genuina autenticità del suo estro, nonché, la geniale essenza che contraddistingue ogni suo dipinto. Ergo: l’ambivalente elogio è d’obbligo. <3

  7. Un grande amico..fieri di averlo conosciuto…abbiamo un bellissimo ritratto fatto da lui..ci incantano le sue opere …grande massimo. .è sempre un piacere venirti a trovare ed essere aggiornati sul tuo lavoro….complimentiiii di ❤

  8. Condivido il pensiero di Rossella e ammetto che le parole disegnate con pennellate di colori dall’artista e amico Massimo Quarta hanno catturato anche me . Nelle sue opere si legge la poesia , l’amore per la vita , per la natura e soprattutto il rispetto per le donne .
    Io mi sento Farbolina ogni giorno con o senza tacchi a spillo . La cosa bella delle sue opere è che non c’è un punto fermo ma è tutto in continuo movimento ed è come danzare dentro alle note della musica e sentirsi catapultare in una dimensione Farbolosa .
    Sono diventata una sua collezionista ed ogni volta che entro nei giardini dei suoi capolavori …
    mi perdo .

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