Ricchezza e povertà di “Un artista splendido”

Ricchezza e povertà di “Un artista splendido”

 

NICKIE FERRANTE: Il vecchio Ferrante è morto e il nuovo Ros fa la fame.

GALLERISTA: Ma cosa pretendi in tre mesi? Ricorda, il pennello obbedisce alla mano. Lui non lo sa che tu sei abituato ad avere subito quello che vuoi. Tu sei viziato, ma il pennello questo non lo sa. Non può adattarsi a te.

NICKIE: Lo so, lo so, ma speravo vendessi qualcosa. Voglio l’emozione di guadagnare il primo dollaro. Ah, beh, dovrò trovarmi un posto.

GALLERISTA: Cosa? E rinunci alla pittura?

NICKIE: No, no, non ci rinuncio, di questo sono sicuro, ma ho bisogno di soldi e devo farne tanti e presto.

GALLERISTA: Ma certo, nel frattempo ti offro io un pranzo.

NICKIE: Ah.

GALLERISTA: Me li renderai quando sarai famoso. (sorrisetto)

NICKIE: È una frase incoraggiante.

 

Dialogo tratto dal film Un amore splendido.

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